Tagliamento di Marco Visentini

Per noi friulani, il Tagliamento, è come la parete interna divisoria di un condominio.In pianura, il fiume divide il territorio friulano in orientale e occidentale, marcando anche diverse varianti della lingua friulana, orgogliosamente da noi chiamata Marilenghe (madrelingua), tant'è che, per individuare la provenienza delle persone locali, si usa dire "di cà o di là da l'aghe", di qua o di là dell'acqua.

Il Tagliamento nasce nei pressi del Passo della Mauria, in provincia di Belluno, sul confine fra le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, a 1195 metri di quota, sullo spartiacque con il Piave, per proseguire poi, quasi interamente, in territorio friulano, caratterizzandosi come il fiume più importante della regione, segnando il confine con il Veneto nell'ultimo tragitto che va dalla cittadina di Latisana a quella di Lignano Riviera.Il suo corso è lungo circa 170 km., mentre il suo bacino idrografico copre un terzo della superficie del Friuli Venezia Giulia, coincidente con la zona di alimentazione alpina e prealpina, fino all'abitato di Pinzano, dove le acque vengono progressivamente assorbite dal materasso ghiaioso, alimentando la falda freatica sottostante.L'alta e la media pianura sono così caratterizzate da una conformazione a canali interlacciati, su fondo prevalentemente asciutto e ghiaioso. Solo nei pressi di San Vito al Tagliamento, il fiume attraversa la fascia delle risorgive, formando gradualmente un letto meandriforme e a portata costante, che caratterizza la bassa pianura.I principali paesi bagnati da questo fiume sono, in ordine, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Villa Santina, Tolmezzo, Gemona del Friuli, Pinzano al Tagliamento, Dignano, Morsano al Tagliamento, Latisana e Lignano Sabbiadoro, in località Riviera.

Note in parte raccolte dal sito www.tagliamento.org


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